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Rassegna "Sguardi oltre"

Locandina Sguardi oltre luglioSguardi Oltre è un evento che si propone di creare una speciale comunicazione fra i cittadini e lospedale San Camillo / Forlanini, affinché venga vissuto come centro pulsante del territorio, dove cercare e trovare  bellezza, arte, cultura e  cura dellanima,attraverso la interconnessione tra molteplici forme darte.
 
 
Lospedale di Monteverde, in realtà lospedale della città, è un luogo simbolo per la sua funzione, una struttura monumentale in cui leggere lavvicendarsi delle epoche e degli eventi storici.
 
 
Sguardi Oltre invita a lanciare su questo importante luogo di cura uno sguardo diverso -  uno sguardo oltre appunto - che ne valorizzi lessenza e ne sposi lanima.




La manifestazione è realizzata con il sostegno di Roma Capitale - Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, in collaborazione con il Municipio Roma XVI e con il contributo della Regione Lazio, Assessorato Cultura, Sport, Politiche Giovanili e Turismo.

 La manifestazione è ad ingresso gratuito

Ufficio Stampa: Artinconnessione _ Chiara Crupi 3382006735 _ Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.artinconnessione.com 

PROGRAMMA 

12 luglio 2013, ore 19,00, Terrazza del DEA San Camillo

Colori in movimento con Mathieu Romeo e musiche a cura di Silvestro Pontani

Aperitivo

 13 luglio 2013,  ore 19,00, Terrazza del DEA San Camillo

La bolla di vetro di e conDaniela Marazita, Maurizio Repetto e Gloria Sapio

Compagnia Settimo Cielo


14 luglio 2013, ore 19,00, Terrazza del DEA San Camillo

Dies Festi, coreografie Ricky Bonavita

Compagnia Excursu 

 

Colori in movimento (visual art e musica)

Sullonda suggestiva delle atmosfere create dalla musica di Silvestro Pontani,  un gruppo di graffittari capitanati da Mathieu Romeo (TROTA), giovane artista di cultura meticcia , agirà in contemporanea  creando, su pannelli mobili,  opere in tempo reale. Colori in movimentoè un happening, un evento giocoso in cui larte si fa fisica e si apre creativamente dal suo interno, esponendosi  alla vista del pubblico. Il tema che Mathieu e la sua squadra compongono  e sviluppano, attraverso luso di  vernici metropolitane, è una segnaletica di orientamento per un immaginario visitatore perso nello spazio come nel tempo.

La performance si svolgerà al tramonto e sarà seguita da un aperitivo che festeggerà linizio della seconda parte del progetto.

Le creazioni saranno donate allIstituto.


La bolla di vetro Teatro (teatro)

Spettacolo in prima assoluta, pensato proprio in funzione del progetto Sguardi Oltre.

Gloria Sapio e Maurizio Repetto, artisti che da oltre sette anni legano la loro ricerca alla funzione del teatro come elemento di coesione sociale, e Daniela Marazita, che da tempo si dedica a progetti teatrali nelle carceri di Rebibbia (attività documentata dal film Cesare deve morire  che rappresenta questanno lItalia ai Premi Oscar), lavorano insieme a una piéce che scandisce il senso dellesperienza della malattia.

La bolla di vetroè quella parete sottile che avvolge chi sta vivendo questa esperienza, rimanendo sospeso così in un vuoto in cui il quotidiano si stempera fino a diventare altro. Questa dimensione tuttavia non ha necessariamente un esito drammatico e, al contrario, può portare a  costruire nuove prospettive di vita.


Dies Festi (danza)

Nei giorni di festa si trascende la quotidianità, per entrare in uno spazio diverso, delimitato dal tempo, nel quale rivedere relazioni e regole.

Un rituale di iniziazione sospeso e rarefatto proietta cinque danzatori in un mondo astratto, governato da un disordine geometrico. Un personaggio misterioso, che non svela il suo volto, domina la scena con la propria presenza-assenza, è lui il moderatore che alterna momenti lirici e drammatici, ludici ed ironici, che mette alla prova, che si mette in gioco, e che determina la fine.

In questa produzione il coreografo Ricky Bonavita si interroga sulle possibilità di strutturare e destrutturare un proprio linguaggio compositivo costruito nel tempo, approfondendo ulteriormente il lavoro sullinterprete per ampliarne il registro, in un processo di sottile sovversione e ribaltamento delle strutture acquisite.